Domenica 17 gennaio 2021 si sarebbe dovuta svolgere la ventesima edizione del Mandillo dei semi, proprio il giorno di Sant’Antonio, nostro riferimento per definire ogni anno la data dell’evento.
Ma vent’anni fa vi ricordate cos’eravamo, vent’anni fa parlare di libero scambio di semi, semi locali, autoproduzione e quanto altro era utopistico, futuristico, fuori dall’uso e dal pensare comune. Noi siamo stati tra i primi e oggi ci sono tante realtà, amici, associazioni che sono attive sullo scambio semi, abbiamo creato un bel ricircolo di semi, abbiamo creato relazioni e amicizie.
Anche se quest’anno non ci potremo vedere, abbracciare, stringere la mano, quest’anno faremo ancora più attenzione quando pianteremo un seme arrivato da uno scambio. Cerchiamo di ripercorrere il momento dello scambio, le persone con cui abbiamo scambiato semi da piantare e semi da pensare. Questo sarà il nostro e vostro Mandillo: prima di mettere sotto terra un seme rivolgiamo un pensiero, un ricordo con chi abbiamo ricevuto in scambio il prezioso seme.
In questo delicato e particolare momento storico dobbiamo cercare di guardare avanti ponendo fiducia così come quando piantiamo un seme. Dobbiamo prendere esempio dai semi che custodiamo, stanno anche anni a riposare in barattoli, sacchetti, frigoriferi e quando vengono chiamati alla terra per essere seminati e per far rinascere una nuova pianta, noi dobbiamo essere uguali, essere pronti per una nuova rinascita.
Una buona semina che ricordi uno scambio a tutti!
Fabio Maggiolo